martedì 8 gennaio 2013

Oggi il lavoro può aspettare!

Finalmente stamattina, dopo quasi tre settimane di fermo, ho indossato il mio leggins e le scarpe da ginnastica e mi sono letteralmente catapultata fuori casa. La giornata è bellissima, e il mare spettacolare. Le mie endorfine ringraziano!
Dopo essermi fatta una doccia veloce, e preparato la colazione per i ragazzi che ancora dormivano, ho ringraziato Dio per questi momenti ed anche per quelli meno belli.
A volte le pause servono...e ci insegnano a riflettere sulle cose che abbiamo senza dare nulla per scontato.
Dopo aver accompagnato tutti a scuola, ho incontrato una cara amica alla quale da poco hanno diagnosticato una brutta malattia degenerante. Mi sono sentita così piccola piccola e mi sono limitata semplicemente ad abbracciarla. Avevo paura che dal mio viso trapelasse la pena per lei. Vorrei che sapesse che ci sono, che se ha bisogno può sempre contare su di me; ma non riesco a dirglielo con le parole, ho timore di non usare le frasi giuste.
Ieri, un cliente mi ha chiamato per disdire un contratto ed ho dovuto quasi litigare con il capo perchè per lui potevo dire che ormai non era possibile più recedere.  "Il lavoro prima di tutto!" mi ha detto. Ho fatto finta di essere altrove e ho ignorato i suoi rimproveri. E' un momento critico per tutti. Lo sipendio basta a malapena per il necessario...Cosa posso farci, io sono fatta così. Durante la riunione, guardavo la lavagna assente. Non sono più in cima alla lista dei profitti. Forse perchè con il tempo sto cambiando e non riesco più a vedere solo numeri. Ci vedo la gente che fatica, che stringe la cinghia, che fa la fila in farmacia, davanti agli studi medici, e deve dire addio al superfluo.
Oggi ho disdetto un pò di appuntamenti spostandoli a domani. Tra poco andrò in moto insieme al Sant'uomo in un paesino qui vicino in montagna. Voglio assaporarmi questi momenti e ricarmi le batterie.
 Il lavoro oggi può aspettare!!!!!!!!

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